L’MVP del mese di gennaio ha risposto a qualche domanda sui suoi anni nella società trevigiana, sulle vittorie più belle e su ciò che ha reso speciale la squadra
A cinque giornate dalla fine della Regular Season della Serie A1 Tigotà, in vetta solitaria c’è ancora la Prosecco Doc Imoco Conegliano, imbattuta in stagione tra campionato (21 successi su 21), Supercoppa, Coppa Italia e CEV Champions League. Tra i fattori di questa impressionante striscia vincente c’è sicuramente Monica De Gennaro, alla sua decima stagione con le pantere.
Il libero classe ’87 è stato nominato MVP Of The Month del mese di gennaio, risultando determinante nelle due gare contro Roma e Chieri, terminate entrambe al tie-break, e negli scontri diretti delle ultime settimane, da quelli di campionato contro Milano e Scandicci fino alla Finale di Coppa Italia Frecciarossa. Dopo aver ricevuto la card premio nel match contro Bergamo, “Moki” ha risposto a qualche domanda sulla sua crescita a Conegliano e i trofei passati e presenti.
D. Dopo l’ennesimo trofeo, qual è la vittoria che in questi anni ti è rimasta più nel cuore?
R. Abbiamo vinto tanto in questi anni e ogni successo ha un sapore particolare. Potrei dire il primo scudetto del 2016, o il primo Mondiale per Club in Cina nel 2019, ma preferisco non sceglierne uno in particolare, anche perché la vittoria più bella è sempre la… prossima!
D. Sei a Conegliano da più di dieci anni e sei cresciuta con questo club, come hai visto cambiare la società in questi anni?
R. Quando sono arrivata io il club esisteva da solo un anno, ma mi aveva colpito subito la progettualità e la professionalità di questo mondo. C’erano ambizioni e idee chiare che mi hanno fatto scegliere Conegliano, ed è stata davvero la migliore scelta che potessi fare. In questi anni siamo cresciuti insieme e la proprietà ha fatto fare davvero passi da gigante a tutto il club, sia a livello sportivo con l’arrivo di grandi campionesse, sia a livello di organizzazione nello staff e nella dirigenza. Qui ormai è casa mia e mi sento parte integrante di questo mondo, è bello perché qui siamo un tutt’uno tra squadra, dirigenza, sponsor e pubblico, un mix che fa la differenza.
D. C’è qualche giovane italiana nel tuo ruolo in cui ti rivedi e che pensi potrà essere la tua erede in futuro?
R. Ci sono tante ragazze giovani molto forti nel ruolo di libero in Italia, abbiamo giocatrici che sono certa diventeranno importanti. Qui da noi ad esempio c’è Anna Bardaro, che con le nazionali giovanili ha fatto benissimo e sta crescendo bene.
D. Qual è stata quest’anno la battuta che ti ha messo più in difficoltà?
R. Dipende molto dalla partita e dalle situazioni di gioco, non ce n’è una in particolare. Nel campionato ci sono battitori di spin, float e anche mix molto forti e questo fondamentale sta diventando sempre più importante e incisivo. C’è sempre da studiare le avversarie e tenere alta la concentrazione, in ogni partita.
D. Tante squadre si sono rinforzate quest’anno, però i primi due trofei della stagione li avete vinti voi, ancora una volta. Te lo aspettavi?
R. Sapevamo a inizio anno che le avversarie erano diventate più forti e agguerrite. Ormai nel nostro campionato ci sono parecchie corazzate che hanno fatto grandi investimenti e allestito squadre di alta qualità, complete e con giocatrici fortissime nel roster, tanto che all’inizio i pronostici non ci vedevano come la squadra da battere. Invece, finora abbiamo fatto vedere ancora una volta chi siamo e la qualità del nostro gruppo collaudato. Abbiamo ben chiari i nostri obiettivi e siamo consapevoli della nostra forza, ma la stagione è ancora lunga e aver vinto Supercoppa e Coppa Italia non ci basta, ci sono altri traguardi davanti e sappiamo che le concorrenti non staranno a guardare, anzi. È sempre più difficile confermarsi, ma noi ci proveremo come sempre.