13 Aprile 2018 – (Teleborsa) Sono numeri molto incoraggianti quelli che fotografano lo stato di salute dell’e-commerce in Italia che vale 24 miliardi di euro, con crescite medie a due cifre ogni anno negli ultimi 12 anni, ed è più che raddoppiato negli ultimi 4 anni.
IL TURISMO FA DA TRAINO, FATICA L’ALIMENTARE – Lo dice il report sulle vendite online realizzato da Confcommercio. A fare da traino alcuni settori più di altri, ad esempio il turismo (principalmente biglietteria, ma anche soggiorni e vacanze) dove gli acquisti online hanno raggiunto incidenze significative (il 31% degli acquisti di turismo avviene online), mentre resta indietro il settore alimentare che fatica a decollare per difficoltà logistiche, di mantenimento della catena del freddo e per la grande frammentazione a livello di produzione, nonostante tassi di crescita molto elevati.
NESSUN SETTORE ESCLUSO – Il dato particolarmente positivo (2,5 miliardi di acquisti online con una incidenza del 7%), arriva dall’abbigliamento che per le dimensioni del settore e per le caratteristiche del prodotto, necessita più di altri di un contatto fisico e dimostra che nessun settore sarà esente dall’impatto dell’e-commerce.
LA SPINTA DEI GIOVANISSIMI, MA NON SOLO – Sorprende anche il dato sull’età. Analizzando il profilo degli acquirenti online si scopre che non si tratta solo di giovanissimi (che restano i maggiori utilizzatori di internet in generale).
IL FUTURO DELL’E-COMMERCE – I numeri degli acquirenti per fascia d’età e, soprattutto, le penetrazioni sul totale della popolazione italiana, indicano la pervasività del fenomeno, sicuramente molto radicato tra i consumatori tra i 25 e i 55 anni, ma non marginale anche tra gli over 65 e, per le dinamiche demografiche, destinato a crescere anche nelle fasce d’età più elevate, mano a mano che gli attuali grandi utilizzatori invecchieranno.