Il mondo sta attraversando un periodo cruciale, caratterizzato dal passaggio da un mondo criminale, predatore, soggiogatore che sopravvive solo attraverso la forza, il compromesso, il ricatto e la guerra, a un mondo che mira a essere più giusto ed equilibrato. Siamo onesti, gli asiatici, gli africani e i latinoamericani (in parte) sanno che questa inversione di tendenza è positiva per loro. Questa evoluzione, incoraggiata dal progresso scientifico, non può che portare equilibrio e armonia.
Un 2° polo antagonista, per l’equilibrio o per un “nuovo imperialismo”?
Il XXI secolo vedrà il mondo dividersi in due poli antagonisti in cui l’Occidente non potrà che essere il perdente. Si tratta di un processo storico naturale e irreversibile, frutto dell’evoluzione del comportamento umano, delle sue contraddizioni, ambizioni, interessi, capricci e azioni scellerate. I tentativi deliberati di deviare questo corso, al fine di perpetuare i loro privilegi indebiti, saranno vani.
L’imperialismo e il colonialismo derivano da una stranezza umana caratterizzata da orgoglio, avidità e perversione; carenze che distorcono la visione del mondo in tutta la sua complessità. Dopo la scomparsa della servitù della gleba e della schiavitù, e mentre persistono le vestigia del colonialismo, ci troviamo ora di fronte ad altre forme di pensiero e di azione come il neocolonialismo e il “mondo suprematista e globalista”, che stanno giungendo alla loro inevitabile fine, nonostante i tentativi di deviarne il corso.
Il raggruppamento degli Stati nazionali nell’ambito di difese comuni ed esistenziali rappresenta una forza aggiuntiva in grado di prevenire qualsiasi intenzione egemonica attraverso un’aggressione che diventa improbabile quando il provocatore prevede ritorsioni che potrebbero causargli danni insopportabili.
“I tiranni sono grandi solo perché noi siamo in ginocchio” (La Boétie).
È vero che non è necessario distruggere questo “mondo”, anche se è possibile farlo. È più semplice smettere di permettergli di appropriarsi illegalmente di qualsiasi cosa e togliergli qualsiasi desiderio di saccheggio, in modo che ognuno possa vivere secondo i propri mezzi e le proprie capacità, in armonia e in uno scambio equilibrato, senza sentire il bisogno di desiderare avidamente i beni degli altri.
Dopo la caduta dell’Unione Sovietica abbiamo assistito a una deriva verso uno spirito “globalista” e “suprematista”, mentre gran parte del mondo ha una prospettiva diversa! Non vedono che, secondo la saggezza di Confucio, “L’arroganza precede la distruzione, l’orgoglio la caduta“. Siamo lì, visto quello che sta accadendo in Medio Oriente con il colonialismo israeliano, in Ucraina con la Russia, a Taiwan con la Cina, in Africa per liberarsi del neocolonialismo, e così via. Gli occidentali non hanno mai agito per il bene e la verità. Anzi, si prendono gioco dei loro popoli privandoli dell’opportunità di vedere la realtà nascosta che fornisce una parvenza di pace che dura solo il tempo di una rosa. Un proverbio russo dice: “Nei fiumi più tranquilli abbondano i diavoli“. Il loro diavolo è uscito in forze, solo per trovarsi di fronte a un fiume di forza tranquilla, irriducibile e incrollabile.
Un nuovo “imperialismo”? Meglio quello che non conosciamo, ma che dà indicazioni concrete del contrario, perché quello che stanno “sperimentando” da secoli li ha rovinati. I russi e i cinesi hanno mai colonizzato e sfruttato un solo Paese dell’Africa – a differenza dell’Occidente, che ha un passato coloniale disastroso e barbaro, colonizzando tutta l’Africa, in gran parte ad opera della Francia – per accusarli di disegni colonialisti sul continente?
La NATO è arroccata in Ucraina contro una Russia che la sta sopraffacendo.
È chiaro che dal 24 febbraio 2022 gli atlantisti stanno conducendo una guerra contro la Russia, senza dichiararla formalmente, usando l’Ucraina come proxy e i mercenari, mentre impongono sanzioni senza precedenti che si sono rivoltate pericolosamente contro di loro. Bisogna avere l’intelligenza dei russi per riuscire a ribaltare situazioni difficili.
Li sentiamo, continuamente deliranti, predicare dichiarazioni contraddittorie sulle minacce russe e cinesi, sui loro obiettivi “malsani”, sul loro potere o impotenza, avvertendo che non dobbiamo “spingere la Russia nelle braccia della Cina” quando già sono insieme nel BRIC, il tutto in una nauseante accozzaglia che riflette il loro disordine. Se sono in grado di farlo, allora perché ricorrere a una guerra per procura che ha inutilmente distrutto l’Ucraina e causato gravi perdite al suo esercito senza impegnare direttamente e lealmente le proprie truppe? Perché incoraggiare surrettiziamente la disgregazione di Taiwan quando riconoscono pienamente la sovranità della Cina sull’isola? Questa è una forma di bluff e di intimidazione di stampo americano che viene seguita dalle credulone nazioni europee. Stanno cercando di ottenere con la propaganda e le bugie ciò che non sono riusciti a ottenere con i mezzi militari.
Gli Stati baltici, la Polonia, la Finlandia, la Svezia, la Repubblica Ceca, la Romania, la Francia, il Regno Unito e la Germania, tra gli altri, sembrano riluttanti a impegnarsi apertamente in un conflitto armato contro la Russia, a fronte di dichiarazioni tinte di incertezza celate dietro una parvenza di coraggio. “Coraggio, scappiamo“. Gli Stati Uniti, che appaiono come il principale beneficiario del conflitto in Ucraina a scapito dell’Europa, hanno escluso un invio “ufficiale” delle loro truppe senza però negare il proprio “sostegno”. L’idea di rovesciare la Russia o la Cina è più che altro una chimera nata dalla frustrazione e dalla fantasia di chi ha perso il proprio libero arbitrio.
I sionisti anglo-franco-americani sono come quel criminale che brandisce un coltello davanti a qualcuno e gli chiede di non reagire se non viene colpito! Non si può giocare così alla roulette con i russi! Coltelli, divisioni o armi nucleari, ecco una panoramica delle possibili risposte menzionate da Putin: “… Ricordiamo il destino di coloro che un tempo inviarono i loro contingenti sul territorio del nostro Paese. Oggi le conseguenze… saranno molto più tragiche… non avrete nemmeno il tempo di battere le palpebre quando l’articolo 5 verrà eseguito“, oppure “sono stati abituati per secoli a riempirsi la pancia di carne umana e le tasche di denaro… devono capire che il ballo dei vampiri sta per finire” (1) oppure, alla domanda di un giornalista americano sulla possibilità di un primo attacco nucleare alla Russia, la risposta del Presidente russo è stata inequivocabile: “non avranno il tempo di pentirsene“.
Riteniamo quindi che l’uso delle armi nucleari nella narrazione americana rimanga una forma di intimidazione, un bluff. Il loro sistema, costruito sulla predazione e sul denaro di poche decine di multimiliardari, non permetterà loro di avventurarsi in una simile impresa.
La trappola dell’arroganza: “I pifferi di montagna andarono per suonare e vennero suonati”.
La cosa notevole è che la storia riserva spesso sorprese ai malevoli, ai millantatori e ai bugiardi. L’Occidente imperialista si ritrova nelle trappole che costantemente tende agli altri. Tutte le istituzioni e le organizzazioni (soprattutto finanziarie) create principalmente dopo la Seconda Guerra Mondiale per “promuovere la democrazia, le libertà e i diritti umani”, imponendo la propria volontà agli altri attraverso l’uso improprio di tecnologie informatiche avanzate, si sono rivelate strumenti di provocazione e di dominio volti a coartare, o addirittura a rovesciare, i governi che non seguono la loro ideologia globalista. Alla fine, si sono ritorti contro di loro in modo deplorevole. Internet si è rivelato un mezzo particolarmente efficace per contrastarli, fino a minare i loro sistemi di governo, sicurezza e “informazione”.
Questi media “sociali” hanno superato i loro tradizionali mezzi di propaganda e sovversione. È un caso di “pifferi di montagna…”. Cercando di manipolare e ingannare, sono finiti nella stessa rete sovversiva globale che hanno tessuto per altri.
Queste manipolazioni includono l’ignorare le date di inizio dei conflitti e il loro contesto storico, al fine di fuorviare i loro obiettivi. Questo spiega il blocco del libero dibattito, consentito solo nell’ambito di una narrazione comunicativa prestabilita, che però ora sembra crollare. Da qui l’improvviso passaggio a una più diversificata, come “impedire ai russi di vincere“. Che strano obiettivo!
L’Europa a terra, sotto le forche degli USA
Un’Europa che è caduta nelle grinfie degli Stati Uniti grazie “all’assistenza” che questi hanno fornito alla fine della Seconda Guerra Mondiale, trasformata in un “diritto di ingerenza”. Eccoli qui, in una sorta di “bis repetita” che li sta portando all’autodistruzione in vista di un mercato di ricostruzione che inizia con la delocalizzazione delle loro industrie rese non competitive dal divieto di acquisto di energia russa. A questo proposito, l’ultima indagine indipendente, con l’analisi dei dati, condotta da un certo “Mortymer”, ha dimostrato che il sabotaggio del Nord Stream (2) è stato opera degli angloamericani, coinvolgendo personalità britanniche, confermando le affermazioni di Seymour Hersh e dei servizi russi.
Non soddisfatti delle conseguenze per la Russia e insensibili al fallimento, gli oligarchi europei hanno spinto i loro sporchi trucchi fino al punto di voler utilizzare gli interessi generati dagli asset russi [sequestrati] per finanziare, secondo loro, l’Ucraina. In realtà, è tutto un gioco di prestigio, volto a raccogliere fondi per l’Ucraina, ma soprattutto a reindirizzarne la maggior parte verso Israele, il loro ultimo burattino, senza immaginare la sorprendente risposta russa! Un proverbio ivoriano dice: “Chi ingoia una noce di cocco intera si fida del suo ano“. Ma questo non sembra essere possibile. Tuttavia, sono pronti a mostrare i loro muscoli pettorali contro i Paesi più piccoli.
Piccoli Paesi africani che sono riusciti ad estromettere dal loro territorio potenze come la Francia e gli Stati Uniti, stabilendo relazioni sovrane con chi e quando vogliono! Diamo un’occhiata a ciò che ha da dire Nathalie (3)!
Questo per sottolineare il fatto che l’arroganza corrompe le menti fino all’alienazione.
“Per alcuni l’arroganza prende il posto della grandezza; la disumanità quello della fermezza; l’inganno quello dell’arguzia” (Jacques Sternberg).
In conclusione, sembra che sbarazzarsi del loro imperialismo e colonialismo, garantire il rispetto dei diritti dei popoli, compresi i palestinesi, ritirare le loro minacciose basi militari in tutto il mondo e stabilire relazioni equilibrate con altri Paesi, non facciano parte della loro visione. Rimangono chiusi nei loro paradossi e nelle loro contraddizioni, rendendosi conto dei loro fallimenti solo dopo che le loro azioni sono state portate a termine, senza riconoscerli; poi ricominciano da capo. Non ascoltano i consigli dei saggi.
Sono consapevoli della loro perdita di influenza globale, ma sono in grado di trovare “soluzioni” solo attraverso comportamenti che fomentano l’anti-occidentalismo, accelerando così il loro declino e trascinando verso il basso i Paesi dell’Unione europea, che non si rendono nemmeno conto che la “Brexit”, per esempio, non è stato altro che uno stratagemma che consente al Regno Unito di evitare le ripercussioni della politica statunitense sull’UE.
Il modello di “democrazia” occidentale che emargina il patriottismo e gli interessi del popolo, compresi i propri, favorendo i gruppi di influenza organizzati intorno agli oligarchi, è foriero di declino. Sembra quindi che stiano raggiungendo la fase finale di un processo irreversibile nella loro evoluzione storica, come sperimentato da tutti gli imperi scomparsi.
Ciò che rimane è quel tumore maligno in Medio Oriente chiamato “Israele” (sostenuto in particolare dai Rothschild) con i suoi progetti coloniali malvagi e satanici. Questa entità crede di poter avanzare allegramente contro la corrente della storia mondiale, senza curarsi dei popoli che osservano le sue azioni maligne, di un’epoca passata, contro i palestinesi. Un anacronismo che offende l’intelligenza e la ragione!