Multe a chi acquista dai venditori ambulanti capi falsi, ma anche chi paga per ottenere un massaggio o un tatuaggio praticati sulla spiaggia.
E’ quanto prevede la direttiva del ministero dell’Interno “Spiagge sicure”, un pacchetto di misure che, secondo quanto riportato da La Stampa, sarà pronto a fine Giugno in tempo per l’avvio dell’alta stagione balneare, e che mira a sanzionare non solo chi acquista beni e servizi dai venditori che non abbiano regolare licenza, ma anche chi affitta loro gli alloggi. Lo staff del Viminale sta definendo le linee guide volute dal vicepremier Matteo Salvini.
“Al centro del progetto – scrive La Stampa – c’è il rafforzamento della collaborazione tra forze dell’ordine e la polizia municipale delle zone balneari. E proprio per andare incontro alle esigenze dei sindaci, che avrebbero difficoltà ad attingere dalle casse comunali per potenziare gli organici dei vigili urbani, Salvini pensa di ricorrere ai fondi europei della legalità. Una possibilità per la verità tutta da verificare, visto che nessun Paese Ue attinge a quei fondi per pagare gli straordinari alle forze dell’ordine. Nell’attesa sono previsti turni a rotazione ed eventuali spostamenti temporanei del personale nelle zone più critiche”.
Quello dei venditori ambulanti sulle spiagge è un fenomeno estivo che si ripete ogni anno: secondo Confesercenti il giro d’affari nell’abusivismo dei settori del commercio e del turismo vale 22 miliardi di euro.
SANZIONI – Le sanzioni per chi acquista prodotti falsi sono state previste dalla legge 23 luglio 2009 , n. 99, che ha introdotto multe “da 100 euro fino a 7.000 euro per l’acquirente finale che acquista a qualsiasi titolo cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l’entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale”.
E chi vende? Per lui la multa è ancora più alta: per l’esercizio del commercio sulle aree pubbliche senza l’autorizzazione e fuori dal territorio previsto dalla autorizzazione stessa, il Dlgs n. 114/1998 ha introdotto una sanzione che va da 2.582 a 15.493 euro, più la confisca delle attrezzature e della merce.